Un’opera di accusa, incessante, politica. Potrebbe diventare rivoluzionaria, fossimo davvero alla disperazione finale. Non certo in questa fase: accomodante, remissiva, di accettazione, di impotenza, da mezzo muro. Eppure sappiamo che l’attesa permette le angherie; sappiamo che in questa nazione, dal ventre stanco, agiscono le mani criminali e malavitose. Troppa carne sepolta, troppa prepotenza, troppi i macchinisti corrotti. Proseguiamo senza destinazione a noi visibile, tuffati nella nebbia. Davvero assediati dall’impudenza. Nulla salvo.E perché, finito l’entusiasmo ideologico, abbiamo affidato la cura della nostra democrazia a manieristi di scarso livello: facilmente dilettanti e ancora più facilmente ladri. Hanno distratto l’attenzione illustrando le nostre vite con immagini filmiche, adagiandoci nel torpore.
Citazione tratta dal "MANIFESTO ETICO" di Michele Caccamo.
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